Amici biancorossi siamo arrivati alla 28a gara della quarta serie Italiana, i nostri ragazzi affronteranno il Breno di Tacchinardi appena reduce della vittoria esterna sulla Brianza Olginatese. Una peculiarità dei Brenesi dall’inizio del girone di ritorno è quella di non avere mezze misure: nessun pareggio conseguito. Sui 24 punti totali ne hanno conquistati 12 con 4 vittorie e altrettante 4 sconfitte.

Facciamo sentire la nostra voce e il nostro cuore cantanto a piena voce: Forza Casatese!

Il cammino nel girone B
L’Unione Sportiva Dilettantistica Breno (età media della rosa 22.4 anni) dopo la 27a giornata del campionato di serie D occupa la 9 posizione con 38 punti: 10 vittorie, 8 pareggi e 8 sconfitte. Il totale dei goal realizzati è 41 contro i 32 subiti. Miglior goaleador anno 1992 della rosa: Mattia Mauri con 13 goal.

La storia
L’Unione Sportiva Dilettantistica Breno, conosciuta col nome di Breno, è una società calcistica di Breno, in Val Camonica, nella provincia di Brescia che milita nel campionato di Serie D.
Fondata il 16 giugno 1946, il risultato più rilevante fu la “doppietta” nella stagione 1989-1990, quando vinse il girone lombardo di Promozione e la Coppa Italia Dilettanti conquistando così la storica salita in Serie D, cui seguì l’ingaggio di Evaristo Beccalossi.
Nella stagione 2018/19 entra nella storia per aver portato in Italia ed acquistato il primo giocatore delle Isole Far Øer Páll Klettskarð.
Il club venne fondato nel 1946, col nome di Unione Sportiva Breno, sulle ceneri di un preesistente sodalizio amatoriale che aveva avviato la pratica del football sin dai primi anni venti. Ben presto si impone una rivalità che diverrà storica con l’altra squadra nella valle alpina, il Darfo Boario.
La squadra partecipava inizialmente solo a campionati locali, ma in soli due anni arrivò alla Promozione (il primo abbozzo di Serie D). Nel 1949-50 arrivò molto vicino alla promozione in Serie C, classificandosi secondo dietro alla vincitrice Lecco.
Nel 1951, grazie al generoso mecenatismo della famiglia Tassara, viene costruito lo stadio Carlo e Filippo Tassara, una struttura imponente e capace di contenere circa 5000 persone, che conferì ulteriore prestigio alla società.
Nel 1952, alla suddivisione della Promozione Interregionale fra IV Serie (livello interregionale) e Promozione (livello regionale) ricadde in quest’ultima.
Nel 1974 la squadra fu rifondata, dopo alcuni anni di inattività, dai fratelli Tassara (che detenevano anche le acciaierie vicino alla sede del club) col nome di Unione Sportiva Breno ripartendo dal livello più basso, cioè la Terza Categoria. Tuttavia, in pochi anni, la società progredì fino all’approdo in Prima Categoria ed alla ricostituzione di un florido settore giovanile. La stagione 1981-82 fu caratterizzata dall’esaltante duello per la vittoria del campionato di Prima Categoria con l’ambizioso Telgate, che grazie allo 0-0 strappato all’ultima giornata al Tassara, davanti a 2000 spettatori, ebbe la meglio. Gli anni ottanta riportarono un dirompente entusiasmo fra i tifosi granata, grazie a giocatori leggendari come Stofler, i fratelli Ducoli, Caretta, Putelli che al termine della stagione 1982-83 guidarono la squadra fino alla conquista della Promozione, vincendo per distacco la sfida con il Chiari.
Nel novembre del 1983, dopo quasi 20 anni di assenza, tornò a disputarsi il derby contro il Darfo Boario vinto dai granata per 1-0 con rete di Meli, che fece esplodere gli oltre 4000 tifosi. I quali, a fine partita, inscenarono addirittura una processione funebre per commemorare i rivali neroverdi.
Gli anni d’oro culminarono con la stagione 1989-90 nella quale il Breno riuscì a vincere la Coppa Italia Dilettanti e il campionato di Promozione Lombarda (Girone B) riuscendo così a fare “doppietta” e ad ottenere una storica promozione in Serie D trascinata da giocatori dal carattere d’acciaio come il brenese Treccani, Roby Nova, Bertocchi e il pararigori Romano. La vittoria in coppa arrivò nella finale di Maratea, in cui superò la più quotata Pistoiese, squadra dell’Interregionale.
La stagione migliore fu senza dubbio quella 1990-1991: l’Unione Sportiva Breno 90 si trovò infatti a condurre un ottimo campionato (fu sicuramente di grande aiuto l’acquisto di Evaristo Beccalossi e dell’allenatore Guido Settembrino) contribuendo, assieme al Darfo Boario a mantenere alti i colori del calcio camuno e di quello bresciano (nello stesso girone arrivò anche secondo il Lumezzane) e ottenendo un importante sesto posto finale.
Tuttavia la gioia durò poco e l’anno successivo, nel 1992, complice un fallimento della società, la squadra arrivò ultima retrocedendo in Eccellenza.
Gli anni successivi furono molto duri (retrocesse in Terza Categoria ma fu ripescata); nel 2000 la squadra venne rifondata nuovamente col nome di Unione Sportiva Breno Vallecamonica, poi mutato in Unione Sportiva Brenese e, da ultimo, Associazione Sportiva Dilettantistica Breno.
Dopo una risalita in Prima Categoria nella stagione 2007, dovuta ad un ripescaggio a seguito della rinuncia del Centrolago, conobbe altri problemi societari e, con un terz’ultimo posto, la squadra retrocesse in Seconda Categoria, dove ha militato nella stagione 2007-08. Al termine del campionato ha vinto i play-off (2-0 e 4-1 contro il Borromeo, formazione milanese) ritornando in Prima Categoria.
Il 25 giugno 2012, salvatasi in Prima Categoria battendo con un doppio 3-0 il Palosco ai play-out, cessò, dopo 66 anni, la sua attività cedendo il titolo sportivo attraverso una fusione con il Maclodio rimanendo inattiva con la prima squadra per la stagione 2012-13.
Nell’estate 2013 venne rifondata, con il nome di ASD Breno Futura, grazie al contributo di alcuni appassionati imprenditori brenesi, dell’amministrazione comunale e soprattutto della Fondazione Tassara che già aveva determinato la crescita della società nei gloriosi anni 40-50 e la sua rinascita negli anni settanta.
Dopo due stagioni trascorse in Terza Categoria, nell’estate 2015 la società acquisisce il titolo sportivo dell’A.S.D. Unica Futura (matricola 940754) di Esine, ottenendo il diritto a disputare il campionato di Prima Categoria.
Nella stagione di debutto, il Futura Breno ottiene il primo posto nel girone G, incassando al primo tentativo l’accesso al campionato di Promozione.
Nell’estate 2016 cambia la propria denominazione in U.S.D. Breno.
Dopo il piazzamento al 5º posto nel campionato di Promozione, il 15 maggio 2017 viene annunciata l’unione con la società A.C. Vallecamonica, militante in Eccellenza. La squadra viene così ammessa al campionato di Eccellenza Lombardia 2017-2018 e le redini della panchina vengono affidate a Luca Sana.
Il 7 novembre 2017 il mister Luca Sana viene sollevato dall’incarico per lo scarso rendimento della squadra, non in linea con le ambizioni della società, ed al suo posto viene chiamato Francesco Faini, nonostante tutto la squadra chiuderà la stagione ottenendo la sesta posizione in classifica, perdendo qualsiasi possibilità di accesso alla Serie D.
Il 12 giugno 2018 la panchina viene affidata a Mario Tacchinardi, viene nominato il nuovo direttore sportivo Enrico Dale’ ex direttore sportivo del Parma Calcio 1913 e il nuovo direttore tecnico Domenico Casati. La stagione 2018-2019 si conclude con un eccezionale vittoria ai playoff nazionali a scapito del Legnano Calcio grazie ad un goal dell’argentino Lucas Szafran che permette così l’accesso diretto alla Serie D 2019-2020. (fonte it.wikipedia.org)

La terna arbitrale
Direttore di gara Sig. Francesco Lipizer di Verona (Percorso professionale in Serie D: 87 presenze, 387 cartellini gialli, 9 cartellini rossi e 20 rigori assegnati)
I° Assistente Sig. Mirko Giuseppe Cimmarusti di Novara
II° Assistente Sig. Andrea Mirarco di Treviso

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